
Rapporto Coop 2016: gli Italiani e il digitale
Il treno dell’economia globale è ripartito, lento ma è ripartito e anche l’economia italiana prova a rialzarsi spinta dall’export seppur ancora provata dai molti divari sociali. Il 28,7% delle famiglie, ovvero un italiano su 4, è a rischio povertà o esclusione sociale, difficile dire che sia finita, ma proviamoci.
In questo difficile scenario il Pil fa registrare un +1,5% nel 2017 e un +1,2% atteso nel 2018 considerato tutto sommato un risultato incoraggiante, i consumi continuano il loro trend positivo ma diminuiscono i risparmi e aumentano i prestiti in Italia. Come dire, non proprio un segnale incoraggiante.
Gli italiani sono cambiati aspirano a un lavoro smart, con maggiore flessibilità oraria, che consenta di lavorare da casa e lasci spazio alla partecipazione e a nuove forme di welfare aziendale. Lasciano da parte la religione e si dedicano alla ricerca di nuove forme più soft di spiritualità nella vita quotidiana (buddismo, yoga, vegan): lo dichiara il 53% superando inglesi, francesi e tedeschi.
La salute prima di tutto e il cibo come elisir e terapia oltre che come piacere. E’ questo il nuovo mantra degli italiani a tavola: il 46% pensa infatti che i superfood siano un modo per trattare e prevenire le malattie. I “cibi terapeutici” valgono il 10% della spesa alimentare e crescono più del doppio della media.
I nuovi italiani nel Rapporto Coop 2016
Il cibo come elisir e terapia oltre che piacere, si confermano generosi e disposti ad abbandonare tutto per la casa e l’istruzione dei figli. La nuova parola d’ordine è: compatibilità ambientale. Gli italiani del Rapporto Coop 2016 hanno a cuore l’ambiente e cercano soluzioni alternative a tema energetico.
Tra passato e futuro, la terra di mezzo dei “temi controversi”, trovano collocazione soprattutto le molte questioni sollevate dalle recenti ondate migratorie e della gestione dei migranti, delle nuove tecnologie della comunicazione e le unioni gay.
In questa dimensione ascetica, gli italiani del Rapporto Coop 2016, si scoprono orientati ai viaggi, sopratutto quelli spirituali e in grado di fargli fruire nuove esperienze.
Sono affascinati dal lato oscuro del web e dei social e tendono a volere occupazioni sempre più smart. Tuttavia, l’Italia, secondo il Rapporto Coop 2016 è il Paese con più alto tasso di diseguaglianza, insieme a Spagna, Regno Unito, Romania, Bulgaria e Grecia. Il 28,7% delle famiglie italiani è a rischio povertà o esclusione sociale.
Benché tutti i programmi televisivi trainanti di un razzismo fuori dal comune e molto vicino al Medioevo, la famiglia italiana si fa sempre più fluida e multietnica, i matrimoni religiosi sono in via di estinzione, al Sud è in aumento la separazione dei beni e al Nord un matrimonio su cinque è straniero.
Il 2016 è stato anche l’anno che ha sancito l’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili.
Gli italiani e i Social
Sentono di aver stravolto le relazioni interpersonali grazie alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, amano Facebook sopra ogni altro social, il 91% lo predilige ad altri social network, si sentono rapiti da questi nuovi flussi di informazioni e cercano in tutti i modi di difendersi dalle fake news. Il 67% degli italiani tra i 16 e i 74 anni è attivo sui social network rispetto a Spagna, Germania e Francia che rimangono dietro nella corsa. Tuttavia occorre trovare il punto di equilibrio, come ogni rivoluzione che si rispetti, l’eccesso di utilizzo e l’errata conoscenza degli strumenti potrebbero portare danni come ansia, depressione, scetticismo e peggioramento della qualità della vita.
In generale, a mio avviso, tutto ciò che non è conosciuto e apprezzato per il suo reale vantaggio che proviene dall’utilizzo stesso è visto come malevolo. Siamo quasi nel 2018 ed è noto il gap tecnologico che vive il nostro Paese rispetto agli altri europei. Una distanza importante anche tra i più giovani che li rende meno spendibili dei cugini europei anche e sopratutto in un futuro lavorativo.
Cresce in modo inarrestabile l’amore verso lo smartphone e internet delle cose, in crescita il mercato mobile e l’attivazione di schede sim. Cresce il mercato digitale in Italia con il 2.3% per contenuti e pubblicità digitali.
Oltre questi punti descritti da me, il Rapporto Coop 2017 è un pullulare di informazioni su chi siamo e su ciò che diventeremo, un popolo seppur tradizionalista che non interrompe la sua corsa verso il miglioramento.
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