Il Digital in Italia: il nuovo scenario 2017

Con “Theories of the Information Society”, Webster e Robin nel 1955, sicuramente prevedevano ciò che avremmo vissuto in questi giorni, ma non avevano la reale percezione di ciò che sarebbe stato.

Le teorie sull’information society si propongono non solo come questione accademica, ma come questione pratica e politica, quindi sono realmente attuali. Se pensiamo al fatto che le idee che si sviluppano in ambito accademico poi influenzano la politica contemporanea e poi di conseguenza la nostra vita, capiamo quanto sia importante il rapporto tra teoria e politica.

Cosa cambia con il Digital?

La riorganizzazione degli spazi di identità culturale nei territori reali e mediali rappresenta un tema fondamentale nelle teorie di Webster e Robin, se consideriamo l’autostrada dell’informazione, il cyberspazio, la realtà aumentata, il network capiamo che l’approccio non è tecnocentrico ma antropologico.

Proprio come afferma Pontalis “A volte per me è la distanza che garantisce la presenza”, il rapporto tra esseri umani cambia e molti studiosi hanno sostenuto come questa possa possa essere la realizzazione dell’antico sogno di andare oltre la nostra limitata condizione umana vissuta dentro la limitatezza dello spazio dimensionale.

L’intelligenza collettiva diviene tangibile e i nuovi dispositivi comunicativi consentono una gestione dinamica delle conoscenze e delle memorie, oltre che degli spazi.

Il Digital in Italia e nel mondo

Assume valenza interessante la capacità degli strumenti tecnologici di smuovere conoscenze attraverso il flusso libero di informazioni, Tom Stoiner affermava che “in una società postindustriale, la scorta di informazioni di un paese è la sua risorsa principale, la maggiore forte di ricchezza”.

Secondo i dati di We Are Social, non solo la connessione e l’accesso ad essa contribuisce al risultato, ma l’implicazione che esso ha nelle nostre vite merita di essere descritta e commentata, proprio perché le evidenze sono davvero molte, come:

  • più della metà della popolazione mondiale usa uno smartphone;
  • più della metà del traffico internet è generato da telefoni;
  • più di una persona su cinque della popolazione mondiale ha effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 30 giorni.

Dati digitale

I dati in Italia

Nel 2016 il 4% in più delle persone rispetto all’anno precedente si è connessa ad internet, significa che 39.21 milioni di persone si connettono e 31 milioni sono le persone che accedono a piattaforme social di cui 28 milioni da dispositivi mobile.

A tutto social

I dispositivi mobile sono gli strumenti preferiti per accedere alle piattaforme social che offrono sempre più contenuti video, affare molto gradito agli utenti che sembrano interagire maggiormente il 31% degli italiani dichiara di guardare video online almeno una volta al giorno.

Zuckerberg nel 2016 ribadisce l’importanza delle piattaforme di messaging come Facebook Messenger che unisce in un’unica app attività via sms, di messaggistica istantanea proveniente da Facebook e dati del profilo che con cui stiamo entrando in contatto.

Il Digital in Italia è così distribuito:

  • nelle prime tre posizioni di maggiore utilizzo compaiono due piattaforme di messaging, Facebook con il 55% e whatsapp con il 48%
  • la prima posizione è di fatto della piattaforma che mette a disposizione video

il digital in italia i social

Benché sia ancora in porzione maggiore di utilizzo, la connessione da laptops sta arrestando la sua corsa rispetto alle connessioni da dispositivi mobile come smartphone e tablet con il 37% degli utenti connessi con il 52% in più rispetto all’anno precedente.

il digital in italia traffico web

Oltre questo si possono notare altri importanti dati sull’utenza italiana:

  • il 49% delle persone controlla la posta elettronica da mobile
  • il 49% delle persone accede alle piattaforme social da mobile
  • il 74% delle persone accede tutti i giorni a Facebook

La globalizzazione e l’accelerazione digitale hanno avuto come risultato un aumento delle sfide competitive, dove il livello di incertezza e di rischio nelle attività economiche si è notevolmente alzato; con esso l’obbligata flessibilità insieme alla knowledge intesive ci ha portato ad essere sempre più connessi, i dati lo confermano, e sempre più in ansia per la paura di non avere le corrette informazioni dalla nostra.

Occorre procedere con l’alta selezione delle fonti e degli strumenti utilizzati, solo così i dispositivi potranno essere un valido sostegno alla nostra quotidianità e non un ostacolo.

Conclusione:

All’inizio del post ho citato il libro Theories of the Information Society, se lo vuoi leggere e consultare (in lingua inglese) puoi farlo direttamente da qui. Aspetto le vostre impressioni sui dati riguardanti il digital in Italia e anche su libro nei commenti qui sotto.

Monia Taglienti
Post by Monia Taglienti

Nasco con le parole nella testa e continuo con le parole tra le mani. La Laurea in Comunicazione è stata solo il punto di avvio di un amore destinato a non finire mai. Social Media Manager, Web Content Writer, Social Media Strategist e Social Media Food Marketer.

One Response to Il Digital in Italia: il nuovo scenario 2017

  1. Pingback: OkDay 2017 | Programma e coupon sconto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.