Domanda complessa: tu inganni i tuoi lettori su Facebook?

Spesso sentiamo parlare di Fake News o di contenuti non proprio attinenti alle aspettative dei lettori. Per la prima volta si è cercato di dare un’entità al problema delle fake news, cercando di misurare il fenomeno con il “Measuring the reach of “fake news” and online disinformation in Europe“, sono state prese in esame per lo più Francia e Italia, utilizzando i dati di comScore e CrowdTangle per misurare l’utilizzo di notizie e di notizie false per ingannare i lettori. ComScore è una società di analisi dei dati web che utilizza una combinazione di misurazioni panel-based e server-side per fornire dati sull’uso dei siti Web più utilizzati in determinati Paesi. CrowdTangle è uno strumento Web che compila i dati di coinvolgimento per account Facebook specificati accedendo all’API di Facebook, a tal proposito puoi leggere anche “News Feed Facebook: analizza con CrowTangle e scrivi contenuti utili“. Sono stati analizzati più di 1000 siti web considerati inaffidabili. Le metriche analizzate fanno riferimento al numero totale dei lettori, le interazioni sui canali social e il tempo di lettura. In via definitiva, la ricerca definisce ingiustificato l’allarmismo comunicato relativo alle fake news. Così come definisce il report “We believe that online disinformation is an important issue that the public, publishers, platform companies, policymakers, and other stakeholders should pay serious attention to. But overall, our analysis of the available evidence suggests that false news has more limited reach than is sometimes assumed”.

problema delle fake news

Il problema delle fake news, non pubblicare contenuti fuorvianti

Le notizie false sono dannose per la community Facebook, diffondono la disinformazione e minano la fiducia che i lettori investono su di essa. L’impegno di Facebook per fermare la diffusione di fake news si è concentrato su tre aspetti fondamentali:

  • interrompere le possibilità di guadagno, perché molte notizie false perseguono fini economici;
  • creare nuovi prodotti per limitare la diffusione di fake news,
  • aiutare le persone a prendere decisioni con maggiore cognizione di causa quando si imbattono in notizie false.

La piattaforma Facebook si sta impegnando a rendere quanto più difficile possibile l’acquisto di inserzioni sulla piattaforma per le persone che pubblicano notizie false, attraverso il rigido rispetto delle normative che regolano l’advertising, usando l’intelligenza artificiale per assistere i team di risposta nell’identificazione delle frodi e l’applicazione delle normative contro gli account non autentici creati allo scopo di diffondere spam, nonché aggiornando i sistemi per l’identificazione di account falsi su Facebook, il che rende più difficile lo spam su vasta scala e il problema delle fake news limitato. Inoltre Facebook semplifica la segnalazione di fake news aiutando così i lettori a prendere decisioni con maggiore cognizione di causa.

Non confondere gli utenti con azioni ingannevoli

Ingannare i lettori spingendoli ad interagire con contenuti in qualsiasi modo mina la fiducia e conduce a un’esperienza non positiva. Per questo le pagine che risultano basate su un qualsiasi tipo di contenuti ingannevoli potrebbero comparire più in basso nella sezione notizie ed essere penalizzate nel Feed. Il cloaking, ad esempio, si ha quando un editore suggerisce di contenuti si troveranno in un certo sito, ma poi cliccando su di essi, si viene reindirizzati a una pagina non correlata ai contenuti stessi. Per combattere questa pratica Facebook ha fatto in modo che le pagine che non appartengono editori non possano più sovrascrivere i meta dati dei link nell’Api Graph e nello strumento di composizione delle pagine.

Proteggi tuoi contenuti e non pubblicare contenuti di cui non possiede diritti per la condivisione

Facebook è un luogo in cui puoi condividere pubblicare contenuti importanti per il tuo pubblico che arginino il problema delle fake news. Tuttavia prima di condividere contenuti su Facebook assicurati di disporre dei diritti necessari. La dichiarazione dei diritti e delle responsabilità di Facebook non consente di pubblicare contenuti che non rispettano i diritti di proprietà intellettuale di un’altra persona, compresi quelli su il diritto d’autore o marchi commerciali.

 

Ti ricordo che puoi acquistare Facebook Marketing Pro, il libro edito da Hoepli che ho scritto insieme a Cristiano Carriero, sul sito Hoepli, su Amazon o nella libreria della tua città. Ti invito anche ad iscriverti al mio canale Telegram, cliccando sul banner, perché ogni giorno troverai contenuti originali e dedicati a Facebook, WhatsApp for Business, Instagram e tutta la famiglia degli strumenti Facebook Inc.

 

Newsletter

Monia Taglienti
Post by Monia Taglienti

Nasco con le parole nella testa e continuo con le parole tra le mani. La Laurea in Comunicazione è stata solo il punto di avvio di un amore destinato a non finire mai. Social Media Manager, Web Content Writer, Social Media Strategist e Social Media Food Marketer.

One Response to Domanda complessa: tu inganni i tuoi lettori su Facebook?

  1. Pingback: Instagram: impegno contro i fake follower e modifica layout degli account

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.