Consulenza a pagamento o inclusa nella lead generation?
Molto spesso il Freelance si trova a rispondere ad un’importante domanda: Ma tu la prima consulenza la fai pagare? Nascono mille dubbi sul costo, sul da farsi in quel primo incontro e sull’impressione che si da cercando il riscontro economico sin da subito a danno della relazione tra professionisti.
Ho avuto modo di confrontarmi diverse volte con i colleghi e devo dire che il mondo digital è diviso veramente a metà tra coloro che includono la consulenza aziendale in un processo più ampio di lead generation e chi invece mette in conto un costo per il primo incontro, che spesse volte nasce come una semplice chiacchierata e poi si trasforma in vera e propria consulenza.
La differenza tra consulenza a pagamento e gratuita
Dovrebbero esserci delle differenze tra ciò che si fa gratuitamente e ciò che ci porta a definire un prezzo per un servizio reso. Secondo i dati Eurostat riferiti al 2015, la Penisola conta 3,6 milioni di lavoratori autonomi e senza dipendenti tra i 15 e i 74 anni.
Lo Human capital report, un’indagine del World economic forum sul mercato del capitale umano, mette in relazione il primato su scala globale: l’Italia registra una quota di freelance pari al 4% della forza lavoro, contro il 2% degli Stati Uniti e dell’Australia.
Di fatto i consulenti sono la categoria che deve adoperarsi secondo le proprie regole e che frequentemente ha il difetto di non guardarsi attorno per capire come si muove il mercato e la concorrenza. In un mare di incertezza, il consulente marketing riesce attraverso il buon senso, l’etica e l’onestà a muoversi in maniera corretta.
In via del tutto generale esistono due categorie:
- la consulenza a pagamento: messa in atto da coloro che individuano nella loro professione e nel loro tempo un valore da retribuire. Che molto spesso utilizzano la consulenza a pagamento come attività selettiva per opportunità di lavoro più incline ai propri obiettivi business.
- la consulenza gratuita: che si individua come importante investimento per arrivare a quel potenziale cliente che tanto sfugge o che si inserisce in un processo di vendita più ampio. In genere i consulenti che si muovono in questa direzione cercano di fissare appuntamenti del genere in giornate prestabilite per non occupare altro spazio in tempo lavorato per i clienti effettivi.
Il preventivo nel Digital Marketing
Una consulenza che si rispetti è inserita in un piano di sviluppo che comprende diverse lavorazioni e che non possono essere lasciate al caso o standardizzate. Il preventivo per lavorazioni attinenti al Digital Marketing è ampio e laborioso e necessità quindi di approfondimenti importanti prima di essere redatto. In totale assenza di un tariffario omogeneo, il consulente marketing ha necessario bisogno che quella chiacchierata sia qualcosa in più di un semplice elenco di necessità da parte del potenziale cliente.
La prima consulenza si compone dell’illustrazione del progetto nella sua totalità e la maggior parte delle volte diventa anche una diretta richiesta di informazioni operative da parte del cliente che è arrivato a noi. In tutto questo essere articolato si rende necessario definire il costo del proprio tempo e della propria professionalità suddividendo le consulenze in relazione:
- ampiezza del progetto;
- distanza dal proprio territorio di azione;
- quantitativo di ore investite;
- rapporto collaborativo.
Un piano di comunicazione che si rispetti non può nascere senza una o più consulenze precedenti che mettano in luce gli obiettivi, i target e gli strumenti da utilizzare. Di fatto, ogni freelance sceglie il modus operandi che più gli è vicino, secondo comportamenti e azioni più assimilabili al proprio operato.
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